La Mindful Eating per smettere di lottare con il cibo

 

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A tutti noi è capitato di avere una giornata no, tornare a casa e dirigersi verso il frigo o la dispensa per trovare conforto nel nostro cibo preferito, o litigare con un collega e correre ai distributori automatici per prendere un pacchetto di patatine con lo scopo di smaltire la tensione! Tutti noi sappiamo cosa vuol dire continuare a mangiare pur essendo pieni o mangiare qualcosa anche se non abbiamo fame.

Utilizzare il cibo per regolare le nostre emozioni è un processo normale, ma per alcuni di noi questo si accompagna a sofferenza, rabbia, senso di colpa e giudizio negativo su noi stessi che non fanno altro che riportarci a cercare del cibo per trovare un po’ di calma o distrazione. Un circolo vizioso, insomma, che non fa altro che peggiorare la nostra relazione con il cibo e con noi stessi, facendoci sentire sempre più impotenti e senza speranze.

Ma la soluzione c’è!

 
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Mindful Eating significa mangiare con consapevolezza, coltivando piena attenzione al nostro corpo e al cibo. Questo ci dà la possibilità di acquisire un nuovo rapporto con il cibo, guidato dalla saggezza alimentare, invece che da quella vocina giudicante, severa e insaziabile che percepiamo nella nostra testa.

Il Mindful Eating ci permette di ritrovare la calma mentre prepariamo un pasto e nel momento in cui ci apprestiamo a mangiare.

Essere presenti alla nostra esperienza alimentare ci permette di diventare consapevoli che abbiamo bisogno di molto meno cibo per essere sia sazi che soddisfatti.

Quando portiamo la mindfulness nell’alimentazione, cominciamo ad utilizzare tutti i nostri sensi per essere presenti nel momento in cui gustiamo il cibo che ci è di fronte. Nel momento in cui diventiamo più mindful, possiamo cominciare a notare i nostri pensieri automatici, i nostri atteggiamenti e le modalità abituali che ci spingono a ricorrere al cibo quando, in realtà, non ne abbiamo bisogno.

Possiamo notare, per esempio, che il cibo non è mai abbastanza, e, a partire da questa consapevolezza, chiederci cos’è che manca nella nostra vita. Di cosa siamo realmente affamati?

 
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Potrebbe essere che sentiamo la mancanza di una reale vicinanza con le altre persone, o di un lavoro più gratificante, o di coltivare la nostra spiritualità o di maggiore tempo libero da dedicare a noi stessi e per divertirci. In questi casi, non importa quanto cibo useremo per tentare di riempire questo vuoto, non basterà mai, poichè il cibo non è la soluzione al problema. Il problema è essere del tutto inconsapevoli di cosa ci sta succedendo mentre approcciamo in quel modo al cibo.

Imparando a mangiare in modo mindful, diventeremo capaci di rallentare e di ricentrarci nel momento presente prima di cominciare a mangiare. Impareremo a notare cosa sta accadendo dentro di noi e a calmare noi stessi. Diventeremo capaci di gustare veramente ciò che stiamo mangiando e di fermarci quando ci sentiremo sazi e soddisfatti.

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